A Dio Piero prof.


Sabato 14 novembre 2015, mentre eravamo a Trecate a ricordare i caduti della Grande Guerra, mi arrivò la notizia della morte di Piero Zanetta, detto Prof, chiamato così da noi di Varganbas.

L’ iniziale sgomento lascia posto all’apprensione. Telefonai prontamente a Geo, chiedendogli conferma di ciò che udii e con amarezza, ricevetti la veridicità della notizia.
Sapevo che da alcuni mesi, stava lottando contro un male incurabile.

La sua famiglia aveva il soprannome "cantarich" (canterini) per distinguerli dalle altre numerose famiglie Zanetta presenti nella frazione. E proprio sul soprannome ricordava la qualità canora del padre, durante le esecuzioni della corale, quando lui era ancora ragazzo. 

Per anni, è stato professore di lettere alle Scuole Medie Statali di Borgomanero. I suoi interessi, per quanto a me noti, furono la Musica e il giornalismo.
Nella sua vita, oltre all'impegno politico come assessore e consigliere comunale, si dedicò a numerose attività parrocchiali di Santo Stefano come l’organizzazione coreutica, la messa in scena di alcuni “recital”, per alcuni di noi ritenuti innovativi, ma diede sempre il meglio di sé nella scrittura.

Fin dalla nascita del bollettino parrocchiale di Varganbas, per giungere come ultima collaborazione a un settimanale locale, si impegnò alla stesura di articoli riguardanti la quotidianità.
Vista la sua bravura, circa tre anni fa, cercammo di coinvolgerlo nella stesura di un libro, intitolato “Varganbas”.
Grazie alla sua particolare attitudine alla redazione, scrisse la prefazione che contribuì a dare quel tocco in più al manoscritto, inserendoci quelle minuzie che lo contraddistinguono in modo inequivocabile.
E’ sempre stato pieno di idee e ricordi inerenti la Storia di paese tanto che, come suo ultimo progetto era quello di riuscire a raccogliere, in un memoriale, i suoi racconti già scritti in passato, le emozioni e le esperienze vissute con le persone che incontrò nella sua vita.

L’ultima volta che lo vidi fu Marzo e già lì, notai sul suo viso, i segni di quella malattia che pian piano si stava impossessando di lui.


Ci piace ricordalo sempre disponibile al servizio della comunità, specie la nostra, dove per tanti anni è stato una spalla importante per la parrocchia. Nato sotto l’ala di Monsignor Lucchini e successivamente diventare un prezioso “coadiutore” a Don Vincenzo Annichini.

Ci piace ricordarlo mentre suona l’organo in chiesa . Scherzosamente mi raccontò l’aneddoto di un parrocchiano che, sentita la melodia delle esequie, gli si avvicinò e prenotò il servizio.

Ci piace ricordarlo in questa foto accanto, insieme a don Gianluigi laddove si festeggiava, con estrema gioia, la nomina a Vescovo di Dom Mario Zanetta nel 1988, suo coetaneo, compaesano, ma in particolar modo, suo grande amico di studi e gioventù.

Ci piace commemorarlo quando dirigeva la schola cantorum e insegnava il suo pezzo di battaglia “
La messa del Perosi”, ma anche per la sua attitudine alla mancanza di puntualità agli appuntamenti delle prove.

Ci piace pensare che ora sia in Cielo, a fianco dei suoi cari e che possa dirigere in coro coloro che l’hanno preceduto e che con lui hanno cantato…il padre Luigi “cantarich”, zipich e Cecco Fornara.

“Che ti sia lieve questa terra”.

Ciao Piero.