Morissolo - Pian Vadà (Linea Cadorna)


 

 Distanze : da Piancavallo (Vb) giro ad anello di 29 km circa
 Pendenza : media del 6 % max 14 %
 
Traccia GPS
Morissolo Pian Vadà GPX
 Last Update : 10/05/2015
 
Note

Segnaliamo di visitare le gallerie al monte Morissolo della Linea Cadorna. Paesaggio stupendo sul Lago Maggiore

 
Documenti
Cartografia     Dettagli

 


 

Percorso

Il tragitto è un percorso a forma di otto dove è possibile intersecare altre strade e sentieri da poter variare a secondo della forma, della lunghezza che si vuole pedalare.

Partenza dal piazzale del centro Auxologico di Piancavallo dove si lascia l'auto. Si prende una sterrata laterale al centro e si percorrono circa 2 km su una carreggiata di strada militare che porta a Cima Morissolo.
Qui ci sono delle gallerie scavate nella roccia durante la guerra del 1915-1918 volute dal generale Cadorna e chiamate appunto fortificazioni della Linea Cadorna.
In questo punto è possibile ammirare uno splendido panorama su tutto il Lago Maggiore.

Si riprende un sentiero appena sopra le gallerie e con qualche saliscendi senza nessuna difficoltà si arriva ad un incrocio stradale chiamato il COLLE.
Questo è un punto crocevia che si dirama verso la comoda carrozzabile di Pian Vadà sulla sinistra, una carrareccia centrale che sale verso il monte Spalavera e poi a destra la strada asfaltata che scende a Trerego, dove il 29 maggio 2015 transiterà il Giro d'Italia.
Si deve prendere la carrareccia con indicazioni Monte Spalavera ma appena dopo 20 mt circa, svoltare a destra su per una salita impervia ma che dopo circa 500 mt spiana in saliscendi che porterà all'Alpe Archie dove c'è anche un agriturismo con possibilità di ristoro.
Proseguendo si arriva alle pendici della salita che porta al Monte Zeda (2100 mt) e al bivacco di Pian Vadà 1711mt. Una salita discreta lunga circa 3,5 km con pendenza media del 14% il fondo stradale è stato rimesso a nuovo con numerose canalizzazioni di scolo per l'acqua.
Arrivati a Pian Vadà c'è una fontana per ristorarsi e alla domenica il rifugio completamente ricostruito a nuovo dovrebbe essere aperto. Eventualmente chiedere al ristorante la Baita prima di partire se ci sono le chiavi.

 

Storia e curiosità

La linea Cadorna è un sistema di fortificazioni militari composte da trincee, camminamenti, gallerie lungo la dorsale alpina che va dall'Ossola al lago di Como. Essa è stata costruita tra il 1915 e il 1918 su indicazioni del Gen.Cadorna per contenere una eventuale invasione proveniente dalla Svizzera.
La sua lunghezza si estendeva tra le province di Verbania, Varese e Como, dal Sempione alle alpi Orobiche e vide la costruzione di 72 Km di trincee, 88 appostamenti per batterie di cui 11 in caverne. 25.000 mq di baraccamenti, 296 Km di strade camionabili e 398 km di carrarecce. Furono impiegati dai 15-20.000 operai per costruire in breve tempo queste opere militari.
Ad Ornavasso è possibile visitare il Forte di Bara (in prossimità di Migiandone) altra linea di fortificazione.
Il Generale Luigi Cadorna nato a Pallanza nel 1850  è stato il comandante supremo del Regio Esercito Italiano durante la prima guerra mondiale dal 1915 al 10 Novembre 1917 dopo la disfatta di Caporetto venne sostituito dal Gen.Armando Diaz.
Militare di lunga carriera e nobile di nascita, figlio di Raffaele Cadorna Generale e Conte che partecipò alla III° guerra d'Indipendenza alla presa di Porta Pia, fu chiamato  il Generalissimo, integerrimo e rigido nelle sue posizioni militare, poco avvezzo alla politica e alle simpatie dei politici, mantenne durante il conflitto un atteggiamento duro anche nei confronti delle truppe tanto da ordinare la "decimazione" dei soldati, laddove c'erano insubordinazioni, diserzioni e disfattismo,
La grande guerra fece circa 650.000 morti e più di un milione di invalidi e feriti. Una delle cause era l'ostinazione e le prese di posizioni del Gen. Cadorna verso gli attacchi di massa delle trincee, delle vere e proprie mattanze per conquistare 50 mt di terreno.Per questi ed altre ragioni non è ben ricordato dai posteri.
Venne nominato Maresciallo d'Italia durante il fascismo e morì a Sanremo nel 1928. La sua salma è stata translata nel mausoleo sul lungo lago di Pallanza a lui dedicato.
Suo figlio  Raffaele Cadorna  (1889-1973) anch'esso militare di carriera con il grado di Generale di Brigata, dopo l' armistizio dell 8 settembre 1943 fu  un attivo membro del CLNAI durante la resistenza e la liberazione di Roma e Milano.


 


 

 


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