Oratorio di San Bernardo (frazione Santo Stefano di Borgomanero)


Storia

L'oratorio di San Bernardo è stato costruito dalla Communitas Burgimanerij (come da stemma sulla facciata) per intercessione al Santo Bernardo da Mentone per la protezione delle campagne dai flagelli come le cavallette e locuste, avvenuta in questo territorio nel 1364.

Nel 1364, scrive Pietro Azario: "un altro flagello , si abbatte sulle nostre terre, quello delle locuste. Le quali nel mese di agosto vennero e nella pianura e sui monti e nelle valli dell'Ossola, di Vallanzasca, e di Valsesia in tanta quantità che distrussero in molti luoghi tutte le biade, le erbe , le foglie e i legumi".

[1]:"Fu in questa occasione che i borgomaneresi ricorsero all'intercessione di S.Bernardo l'arcidiacono,per essere così liberati da questo, come da altri infortuni della campagna, e fabbricarcono un oratorio in onore a questo Santo, alle radici del colle del Colombaro Monsignor Taverna poi ne ordinò al principio del secolo XVII la ristaurazione , come ci viene attestato da una iscrizione postavi di recentemente in occasione di altro restauro ed è questa :

Così lo volle ricordato il Vescovo Taverna nel luglio 1617, quando sollecitò i fedeli a ripristinare la primitiva chiesa.Visita pastorale-Documento trascritto (non originale)

Divo Bernardo locustis aliisque infortuniis universum Burgimanerii agrum devastantibus annuam supplicationem
cum Sacro XVII Kal. iulii populus voto publico decrevit
tanti tutelaris patrociniti memor Sacram hanc aedem vetustate collabentem Card.Episc. Taberna renovavit. Ordo a. MDCCCXVII novembris aere publico restauravit. Ne memoria depereat Aeditui hoc monuentum-M.P"

Nel restauro del 1817 vennero riscritto quello che tutt'ora è visibile all'interno dell'oratorio.

[2]Tutta la popolazione agricola partecipava alla supplica e alla benedizione, memore della protezione ricevuta "TANTI TUTELARIS/PATROCINII MEMOR (Molli 165).
Questi riti campestri verranno soppressi nell'anno 1682, in concomitanza con l'erezione della Collegiata: da allora la benedizione avverrà nella grande piazza centrale. Qui il 18 agosto il prevosto Marola impartì la solenne benedizione a tutte le terre del Marchesato d'Este, sopra un sontuoso palco.

L'antico oratorio di San Bernardo misurava 13 cubiti in larghezza (circa 5,5m) e 16 cubiti di lunghezza (8mt); sul tetto era stato sparso del terriccio, sul quale cresceva la segale.L'importanza di questa chiesa nel medio evo è documentata dall'esistenza di due Curati, che provvedevano al suo funzionamento a beneficio dei contadini di Vergano Sotto e degli altri casolari sparsi in quelle contrade.
Nell 'inventario del 1556 si legge: ..paga alli Curati di San Bernardo soldi....per far celebrare messe sopra un campo...in un elenco di 33 campi gravati da onere livellario per complessive 102 pertiche
In conseguenza a tali compensi, i curati erano tenuti a celebrare 96 messe, valutate alcune 4 soldi e la maggior parte 5 soldi. Altri consistenti pagamenti venivano fatti in natura, con 161/2 stare di segale e miglio; qualche paio di polli e capponi.

[3]Parrocchia di San Bernardo?

Con il beneficio ai due Curati di San Bernardo e con il beneficio ecclesiale legato al possedimento di terre, ha fatto supporre che tale oratorio fosse Parrocchia. La celebrazione di 96 messe annue, era una continuità che solo chiese importanti potevano dare. Il progressivo abbandono dall'uso di quest'Oratorio, è legato allo spostamento della vita religiosa da sotto il Colombaro alla collina di Vergano. Il 1° febbraio 1544 venivano eletti Jacopo de Zanetto e Battista de la Cavigiolla, a sindaci per i lavori di miglioramento della oratorio di Santa Maria(Vecchio cimitero) e nel 1596 veniva costruita la Chiesa parrocchiale di S.Francesco. In tutto questo periodo la chiesa di San Bernardo, rimase in uno stato di abbandono. In occasione della visita che il Vescovo Bascapè fece il 24 luglio 1596, diede l'ordine di togliere l'altare e di chiudere la porta con un cancello.Ma per altri venti anni nulla venne fatto. Nel 1617 il vescovo Taverna, (vedere documento) rinnovò l'ordine di demolire l'altare e nel contempo, invitò i fedeli ad incrementare il culto e la restaurazione. Il 27 maggio 1619 venne deliberato di riedificare l'anticha chiesetta fin dalle fondamenta
I Lavori di restauro procedevano a rilento, a causa delle difficoltà a reperire l'elemosine dai poveri contadini, provati anche dal peso dovuto agli alloggiamenti militari di quegli anni.(*) Durante le guerre ,la truppa veniva alloggiata presso la popolazione civile che doveva sostenerne i costi e non rari furoni i casi di "roberie","violenze alle donne" ad opera loro.
Nel 1626 veniva ricostruito dalle fondamenta, dove esisteva già il vecchio oratorio.Ultimato venne affidato al sacerdote Giacomo Francesco Vecchi, (già curatore di San Martino e cappellano della chiesa di S.S.Trinità) che si rese particolarmente premuroso nel soddisfare la pietà e la devozione dei contadini del posto e soprattutto dalle cascine di S.Stefano.
Nel 1645 e nel 1646 fu saccheggiato dai soldataglia francese, e vi apportarono grossi danni e deturpazione. L'8 maggio  1649 il VescovoVisita pastorale-Documento trascritto (non originale) Tornielli  si recò a visitarlo ed annotò: "..cum a militibus gallis fuerit ablata.." ed inoltre espresse il giudizio positivo essendo ben pavimentata,imbiancata e di conveniente grandezza, pur mancando di cancello e della campana. Ogni anno si continuò a svolgere la processione per voto della Comunità, con la benedizione alla campagna. Dal 1687 il rito venne trasferito sulla piazza centrale del Borgo e celebrato in forma solenne dal Prevosto.

[4]Un altro restauro si ebbe nel 1817. Ma non bastò. Ciascuno di noi ricorda in quale stato fosse ridotta la Chiesa di S.Bernardo una diecina di anni or sono (ndr. nel 1920 circa); forse qualcuno ,leggendo queste cose, dovrà confessare , che monello di strada, andando a scuola a Borgomanero, più di una volta ha lanciato sassi contro le finestre sgangherate o sul tetto mal connesso e gioiva quando udiva il sasso cadere sul pavimento.Da qualche anno per cura di volenterosi è stata ripulita e riapertà al culto del Santo.L'attuale Podestà Avv. Gianni Colombo, si è pure interessato per una migliore sistemazione dell'accesso dal Borgo alla Chiesetta.(Cosi scriveva Don Giuseppe Fornara -1933)

L'oratorio dal 1905 è sotto la giurisdizione della parrocchia di S.Stefano, e da alcuni decenni è nato un comitato promotore inizialmente dei restauri e della manutenzione di esso. Nel terreno adiacente, all'oratorio, sorge il complesso delle strutture festeggiamenti di San Bernardo che si tengono nel mese di Luglio.

La festa in onore di San Bernardo venne ripresa nel 1927 da Mons.Luigi Lucchini, si interruppe solo durante la guerra e nel 1970 con l'interessamento di abitanti della zona, si costitui il "comitato" festeggiamenti pro-San bernardo.


Interni prima del restauro e dopo il restauro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Fonti bibliografiche:
[1]Vincenzo de Vit: Memorie storiche di borgomanero e del suo mandamento (1859/1880)
[2]-[3]Tratto da P.Zanetta "la Parrocchia di San Bernardo" Appunti di storia religiosa borgomanerese, n.30-1983
[4]Fornara Sac. Giuseppe -Santo Stefano e la sua Nuova Chiesa- 1933