Carri di altri tempi


Oltre ai carretti, carri, barozz utilizzati per i trasporti legati alla attività agricola c’erano anche carri utilizzati per i trasporti di materiali diversi da quelli dei prodotti dei campi e dei boschi.

Uno di questi carri era il “Tumbaroo”.

Carro pesante per il trasporto dei materiali da costruzione. Sabbia, ghiaia, pietre erano i materiali tipici trasportati con il tumbaroo. La calce di tutte le case di santo Stefano, Borgomanero e dintorno veniva dalla fornaci di Maggiora caricata sui tumbaroo. Sicuramente altre possibilità di trasporto c’erano, ma questo carro era tipico.

Un metro cubo di portata per sabbia o calce, vale a dire poco meno di 20 quintali. Veramente tanto, con un solo cavallo a tirare.

La struttura è massiccia e robusta, sia nel telaio che nelle ruote. Il cassone, formato dalle sponde e da due paratie, una davanti ed una indietro era staccato dal telaio e poteva essere ribaltato, almeno sui modelli più evoluti. Si notano le staffe che collegano il cassone con le stanghe facenti parte del telaio. Le ruote sono massicce, larghe con cerchioni adeguati e raggi robusti.

Le stanghe sono lunghe ad indicare le grandi dimensioni del cavallo addetto al traino, anche se forse se ne poteva attaccare due in fila. Qualcuno ce lo può specificare?

 

 A santo Stefano, nel cortile del Majich, ce ne è ancora uno, tenuto come un caro ricordo del nonno.

Chi ricorda qualche elemento in più?

Sino a dove andavano, quali famiglie facevano questo lavoro di trasporto?

I materiali per la nuova chiesa come sono arrivati sul posto anche con dei tumbaroo?

Grazie per le informazioni.

una prima precisazione è che il traino del tumbaroo era generalmente fatto da un bue. Qualcuno ricorda "al Tamè dal bo, della Piovale, con il suo tumbaroo trainato dal "bo". I cavalli li avevano solo i più abbienti.
Si nota inoltre che sul carro della foto manca il freno, presente invece su carri e carretti.


Hanno segnalato che questo tipo di carro veniva utilizzato per il trasporto della terra, quando si facevano fossi e le "motere" nei prati.
Fanno notare che le ruote erano più larghe dei carretti era per non sfondare nel terreno.Viene quindi confermato che serviva per trasporti pesanti. (by Pasquale Fornara)

 Ugo Zanetta


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